La rubrica WorkSmart è curata Filippo Giustini, Consulente Branding & Strategist, fondatore di Marketing Toys e Federica Bonadie, Brand Ambassador di WomenX Impact e Contributor di Marketing Toys.

Comprendere il valore e i benefici dello smart working non è semplice e nemmeno così immediato.

Il lavoro agile diventerà un importante fattore di appetibilità agli occhi di molti professionisti. E non solo perché consentirà un migliore equilibrio tra vita professionale e privata, ma anche perché i vantaggi economici non sono solo delle aziende che lo applicano.

Lo smart working infatti offre molte opportunità interessanti sia per le aziende che per i dipendenti, a patto che sia organizzato nel modo giusto.

Prima di andare oltre, però, dobbiamo chiederci: cosa rende “smart” una strategia di gestione? La miglior definizione di “intelligente” in questo contesto è “una strategia di facile implementazione che aumenta e riduce i costi”. In altre parole, un rapido ma permanente aumento della produttività.

Pochissime strategie di gestione soddisfano questi criteri. E mentre le mode del management funzionano perfettamente su Power Point, non riescono sempre a fornire risultati nella vita reale e a rispondere a grandi domande del tipo “come si costruisce una grande cultura aziendale?” oppure “come collaborare per essere più innovativi?”.

Tuttavia, esiste una strategia gestionale che può essere facilmente implementata e che aumenta immediatamente la produttività riducendo i costi: consentire ai dipendenti di lavorare da casa e da remoto piuttosto che costringerli ad andare in ufficio ogni giorno.

Andiamo a vedere quali sono i principali vantaggi che si possono ottenere dall’applicazione dello smart working:

1. Equilibrio tra vita professionale e privata

Se diamo uno sguardo agli orari lavorativi che mediamente ogni persona deve rispettare, notiamo subito un aspetto: trascorriamo molte più ore negli uffici che con i nostri cari. Essere obbligati ad una presenza costante in ufficio infatti toglie molto tempo alla famiglia, ma anche alle questioni personali.

Lavorare in maniera flessibile permette di adattare le dinamiche professionali agli impegni extra-lavorativi cui ognuno di noi è sottoposto. Dunque, attraverso lo smart working, si salvaguarda e si valorizza il benessere psicofisico e si ottengono nuove competenze fondamentali per il mercato come:

  • Capacità organizzative: svolgendo il proprio lavoro da casa è fondamentale riuscire a trovare l’equilibrio perfetto tra il carico aziendale e le attività domestiche;
  • Rispetto delle tempistiche: imparare a prendersi il proprio tempo e dedicarne anche agli altri (famiglia, lavoro) porterà a una crescita sia personale che professionale.

2. Aumento della produttività del personale

L’assenteismo in molte aziende è un problema rilevante che, spesso, causa elevati costi e minor fatturato. Tante persone rinunciano a delle opportunità lavorative perché l’impegno richiesto risulterebbe eccessivo e lascerebbe poco spazio alla vita personale.

Come riportato da diversi studi in merito, il lavoro flessibile, invece, permette ai dipendenti di conciliare le due sfere. Certo, la gestione del tempo diventa un fattore cruciale ma è molto probabile che un dipendente a cui viene data fiducia ripagherà con la stessa moneta e si impegnerà a raggiungere gli obiettivi prefissati rispettando le scadenze.

3. Un nuovo modo di concepire le risorse umane

Finché la produttività di un’azienda sarà legata alla presenza in ufficio dei propri dipendenti, ci sarà un’inevitabile difficoltà ad attirare le migliori risorse umane.

  • Per le aziende, circoscrivere le possibilità di assunzione ad una piccola area geografica significa limitare enormemente il bacino d’utenza raggiungibile;
  • Per i dipendenti, cercare lavoro solo presso aziende con sede fisica limitrofa alla propria abitazione potrebbe voler dire accontentarsi di una collocazione e rinunciare potenzialmente ad opportunità migliori.

Lo smart working annulla completamente questi limiti dando così la possibilità alle aziende di assumere chiunque, indipendentemente dal luogo di provenienza.

4. Il ritorno della creatività

Un dipendente entusiasta e motivato dalla possibilità di lavorare in modo flessibile potrebbe essere molto più propenso a dare il massimo per l’azienda e a fornire un contributo ancora più prezioso. Il lavoro agile, se ben organizzato, può aiutare i professionisti a pensare fuori dagli schemi e a portare proposte innovative.

Le abitudini lavorative tradizionali, infatti, spesso comportano l’accumulo di stress. Tutto ciò può finire per condizionare negativamente le performance del professionista il quale, invece, può trarre enorme giovamento dalla possibilità di lavorare nella location che preferisce, con tutti gli strumenti ed il comfort di cui ha bisogno.

5. Riduzione dei costi strutturali

Un recente studio dell’Università di Sydney su oltre 47.000 lavoratori ha dimostrato che sono più felici e più produttivi al lavoro se hanno uffici privati completamente chiusi. Questo studio omette però la possibilità del lavoro da casa come alternativa verificabile.

Tuttavia, quando i dipendenti lavorano da casa per svolgere attività che richiedono concentrazione e nessuna distrazione, sono meno inclini a richiedere privacy e tranquillità. Pertanto, consentirgli di farlo può essere il modo migliore per avere costi strutturali  inferiori senza comprometterne la produttività.

6. Diminuzione del numero di giorni di malattia

Secondo il Bureau of labor statistics, circa 2,8 milioni di giornate lavorative vengono perse ogni anno a causa dell’assenteismo. Per alcune aziende, ciò si traduce in una perdita di milioni ogni giorno. Con lo smart working è più probabile che i dipendenti lavorino anche quando sono malati perché risparmiano lo stress del pendolarismo e dell’interazione con altre persone.

Altrettanto importante, mentre lavorano da casa, non trasmettono malanni ai loro colleghi, il che è un enorme problema soprattutto negli uffici open space dove un singolo starnuto può creare milioni di goccioline nell’aria.

Inoltre, lavorare da casa, limita anche l’esposizione dei dipendenti all’inquinamento atmosferico, un grave pericolo ormai per la nostra salute secondo l’American Lung Assiociation.

7. Riduzione dei costi di personale

Secondo l’American Economic Review , il lavoratore medio subirà una riduzione della retribuzione dell’8% quando gli sarà permesso di lavorare da casa. Ciò ha senso se si considera che lo smart working riduce o addirittura elimina molte ore settimanali di pendolarismo e che permette quindi di spendere questo tempo in altre cose.

Supponendo un costo del personale del 30% e un margine netto del 3%, una riduzione dell’8% del costo del personale si traduce in un aumento di circa il 3% del margine netto, raddoppiando effettivamente la redditività.

Nel complesso, è chiaro che attualmente non esiste strategia di gestione più intelligente del consentire ai dipendenti di lavorare da casa.

Anche se questa situazione lavorativa ci è stata imposta, bisogna riconoscere che ha sicuramente apportato dei benefici che incideranno positivamente nelle varie realtà aziendali, sul mercato e sul singolo individuo.

Lo smart working è l’occasione giusta per mettere in pratica concretamente l’utilizzo di nuove tecnologie, rendere più efficienti le prassi lavorative e accrescere le competenze informatiche, che saranno fondamentali in un futuro neanche troppo lontano.

Federica Bonadie


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