Le statistiche mostrano che sebbene le donne partecipino in numero elevato ed eccellano nelle materie scientifiche nelle scuole di tutti i livelli, sono sottorappresentate quali inventrici di brevetti concessi. Non contribuiscono pertanto al pieno delle loro capacità alla produzione innovativa e della proprietà intellettuale (PI) nelle aziende. Ciò si traduce in una minor probabilità delle donne, rispetto agli uomini, di ottenere riconoscimento professionale e quindi migliori opportunità di lavoro e di crescita. Si traduce altresì, per le aziende, in una ridotta efficienza dei processi innovativi e nella perdita di importanti opportunità di sviluppo e di creazione di ricchezza.
L’avv. Daniela Ampollini, esperta in tutela dell’innovazione e della proprietà intellettuale, modererà rappresentanti di alcune delle aziende più importanti del nostro territorio sul tema di come perseguire il “gender mainstreaming” dei processi innovativi, con quali strumenti, e con quali risultati.