Perché su LinkedIn non posso usare lo stesso metodo comunicativo di Facebook?

Facebook e LinkedIn nascono con due scopi diametralmente opposti. Uno nel 2004 per gli studenti dell’ Università di Harvard per tenersi in comunicazione, e di conseguenza già ci fa pensare a quale tono di voce possiamo associare a questo Social. L’ altro invece nel maggio del 2003 con lo scopo di creare reti professionali affidabili.

Proprio in questo ambito, usare la stessa linea comunicativa per ogni Social non ha risultati ottimali, anzi tutto il contrario.

Avere, ad esempio, un profilo su LinkedIn non completo, dove manca la foto, dove i dettagli della propria storia professionale non sono curati metterà un reclutatore in condizione di non scegliere la nostra figura professionale.

Non possiamo usare la stessa linea comunicativa che usiamo in altri Social, su LinkedIn non si può pubblicare un selfie al mare oppure un selfie con tutta la famiglia durante il  pranzo di Natale. Su LinkedIn no, la comunicazione che si deve usare è molto più formale. Volta nella maggior parte  dei casi alla ricerca di una professione.

Indubbiamente è necessario sempre avere per se, o per il proprio Brand almeno due social. Dove comunque poter sempre avere un calendario editoriale ben chiaro, ma avere però due stili di comunicazione differenti e poter avere un pubblico per ogni Social che apprezza il metodo di comunicazione.

Quindi dopo aver detto tutto questo. La domanda più gettonata che riceve un Social Media Manager è : “Se pubblico un post su Facebook (o altri) posso usarlo per LinkedIn?”
Come sicuramente vi sarà già stato detto, no! Assolutamente no. Non è possibile fare questo perché ogni Social ha una metrica diversa. Un metodo di comunicazione personale, ma anche banalmente le foto/video hanno misure diverse.

Tone Of Voice

Tone Of Voice

Facebook è un Social colloquiale, che viene usato per rimanere in contatto con parenti ed amici. Dove postiamo la foto del dolce appena sfornato. Del nipotino con la faccia sporca di cioccolato, oppure la nostra foto in bikini sulle spiagge del nostro litorale.  Certo, sicuramente si può parlare dello stesso argomento se si sta parlando di qualcosa inerente al nostro ambito lavorativo, ma va rivisitato riadattandolo, cercando di rendere l’argomento interessante per il pubblico. Ed editando il tutto in maniera professionale se si vuole sempre dare un tono professionale.

Qui entra in ballo il “Tono di voce”, (definiamolo come il modo in cui una determinata marca o brand parla al suo pubblico di riferimento) un argomento estremamente importante che quando si parla di Social è il fulcro.
Vi voglio fare qualche esempio di grandi Brand che tutti conosciamo, e di che tipo di “ tone of voice” usano:

  • Tono freddo (burocratico, istituzionale):

 > Collistar: La marca di cosmetici\ creme. Usa un linguaggio molto forbito. Ha un tono freddo ed istituzionale nei suoi spot;

  • Tono neutro (professionale, onirico)

> Se dico “irresistibile scioglievolezza” cosa vi viene in mente? Lindt un marchio super conosciuto di cioccolata che ha fatto un lavoro straordinario. Parole come “estasi” “colmare” e chi più ne ha più ne metta ci mettono subito in condizione di comprendere quanto questa cioccolata sia stata creata dai mastri cioccolatai solo per noi! E per nessun altro! Quindi esclusività;

>Angelo Poretti: che noi tutti conosciamo, ha un tono di voce molto professionale e usa parole molto tecniche nei suoi spot inoltre è un linguaggio estremamente dettagliato. Usano moltissimi aggettivi per descrivere il loro prodotto. Negli spot parlano di loro in terza persona e negli spot prevale il brand e non il consumatore

  • Tono caldo (colloquiale, amichevole)

> Corona: usa un tono di voce molto amichevole. Un  linguaggio quotidiano, delle parole molto semplici. Prevale la spensieratezza negli spot. Inoltre parla di sé in terza persona. Nelle sue pubblicità il ruolo centrale lo ha il consumatore.

> Coca Cola: Bevanda per eccellenza fa leva su uno spirito familiare, il viso iconico di Babbo Natale per eccellenza aggrega la bevanda a qualcosa che mette subito allegria.

  •  Tono colorato (ironico, sfacciato)

> Ceres : un tono di voce di ironico e divertente ci sono modi di dire e giochi di parole e nei suoi spot comunica di sé in terza persona singolare inoltre nei suoi spot prevale la quotidianità del consumatore.

Sicuramente già con queste specifiche ci possiamo rendere conto di quali Social siano legati ad uno specifico Tono di voce e di conseguenza quale sia lo specifico tono da legare a LinkedIn.

Quindi riuscire a comunicare in maniera corretta per un professionista o per un Brand è davvero fondamentale, spesso ci sono brand con enormi potenzialità che comunicano in maniera errata e di conseguenza perdono tutto il loro potenziale.

Basta davvero poco per avere degli enormi risultati, l’ importante è sapere cosa si vuole comunicare. Se si ha ben chiaro quello (piano editoriale – calendario editoriale) tutto è molto più semplice. I Social ci permettono di arrivare molto lontano siamo noi a guidarli però questo dovete ricordarlo!

Concludiamo col dire che per l’uso di LinkedIn ci deve essere una corretta comunicazione e non post ad uso ludico che sono più adatti ai Social come Facebook, Instagram o anche l’ ultimissimo uscito BeReal.

Spero di essere stata utile!
Vi aspetto nei prossimi articoli
Monica


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