News al Femminile è una rubrica ideata da Elisa Checchin, che vuole creare insieme alle nostre lettrici uno spazio dedicato alla divulgazione di tutte le news legate al mondo femminile. 

Successi, avvenimenti, storie dalle quali prendere ispirazione, qui troverete tutto quello che vi servirà sapere da qui in avanti.

Lunedì 25 aprile | UNA “CASA PER LA VITA

Su iniziativa dell’abate Carlo Faccendin, la Basilica di Sant’Ambrogio a Milano diventerà la nuova casa per donne che stanno vivendo una maternità “difficile”. Nel chiostro del Bramante dal 2023 ci saranno 6 camere pronte ad ospitare queste madri per offrire loro non solo un alloggio sicuro, ma anche una nuova serenità. Viene data vita ad una piccola grande famiglia. È un progetto seguito dal Cav Mangiagalli che ordinariamente si occupa di sostenere madri sole nel corso della gravidanza tramite visite mediche, psicologiche, sussidi e altri aiuti. L’obiettivo è quello di allontanare queste donne da situazioni di disagio economico e sociale per restituire loro una speranza di futuro. 

Lunedì 25 aprile | LE DONNE GUIDANO L’ARTE

Sono sempre più donne ad essere ai vertici dei più belli luoghi d’arte dell’Italia. Istituzioni museali italiane come parchi archeologici, musei e istituti culturali sono guidati da donne e il Corriere ha raccontato alcune delle loro storie. Abbiamo: Barbara Davidde che si definisce 《una donna decisa, determinata […] una combattente》; Tiziana D’Angelo, a capo del Parco archeologico di Paestum e Velia, che dall’estero è tornata nella sua amata Italia per tutelare la bellezza; Annamaria Mauro che parla di una 《difficoltà nel dare disposizioni agli uomini》; e Federica Zalabra, la quale afferma che 《le donne sono sempre un valore aggiunto e tante delle loro capacità sono inespresse》

Martedì 26 aprile| DONNE E BEST COMPANIES 

All’interno delle Best Companies 2022 le donne si fanno sentire e infatti tra i top manager il 28% è donna e nel 13% dei casi è proprio una donna ad essere CEO. Gli ambienti di lavoro sono ottimi e vi sono anche buone possibilità di avanzamento di carriera. Lo dicono le donne: si respira aria di equità e meritocrazia.

Martedì 26 aprile| ANCHE IL CALCIO DIVENTA FEMMINILE 

Dal primo luglio il calcio femminile in Italia diventa professionistico; ed è così che si sentirà parlare di calciatrici professioniste.

Mercoledì 27 aprile| CAMBIANO LE REGOLE SUL COGNOME

È stato dichiarato illegittimo l’automatismo, individuato nell’articolo 262 del codice civile, per cui i figli assumono di norma solo il cognome paterno. La sentenza decisiva parla di una regola “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio”. È una svolta storica. Infatti la Corte Costituzione ha dichiarato che 《la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dei medesimi concordato, salvo che essi decidano di comune accordo, di attribuire solo il cognome di uno dei due》.

Mercoledì 27 aprile| MISSIONE MINERVA

La Crew-4, ribattezzata “Freedom”, è partita alle 9:50 e in 15 ore e 45 minuti è giunta a destinazione, ovvero la Stazione spaziale internazionale. Inizia così la missione Minerva che durerà 6 mesi. L’obiettivo? Approfondire la vita oltre l’orbita terrestre. La leader dell’equipaggio è una donna: Samantha Cristoforetti, 45 anni di Trento. Si occuperà di coordinare l’operazione e di definire tutti gli studi da realizzare. Non è il suo primo viaggio, anzi, detiene già il record Europeo e femminile di permanenza nello spazio, con un totale di 199 giorni. A casa lascia due figli, di 3 e 5 anni, e a fronte di tutte le polemiche a riguardo, ha dichiarato che sono in braccia sicure con un padre che è un importante punto di riferimento. 

Venerdì 29 aprile| DONNE IN CAMMINO

Due giorni alla scoperta de La Chiusa di Casalecchio di Reno in Emilia Romagna per conoscere nuovi luoghi e ritrovare un po ‘ di serenità perduta. È questa l’idea che Francesca Sanzo, scrittrice e blogger, ha proposto a Destinazione Umana, un inspirational travel company che offre  alle donne opportunità di viaggi ispirazionali dall’alto valore umano. Si alterneranno momenti di trekking, scrittura, formazione, riflessione, il tutto all’interno di una cornice di socialità condivisa. Le escursioni saranno condotte da un’esperta, Licia Podda, biologa naturalista, che metterà a disposizione tutti i suoi saperi sulle diverse specie arboree che si andranno via via ad incontrare. 

Venerdì 29 aprile| CAMILLA RANAURO È LA NUOVA PRESIDENTE DEL CASSERO

Camilla Ranauro ha 28 anni, è originaria di Benevento ed insegna agli stranieri. Ora sarà lei a guidare il Cassero, LGBTI+ Center, un circolo politico impegnato nel riconoscimento dei diritti delle persone trans, bisessuali, lesbiche e gay. Si è sempre proposto come uno spazio culturale che realizza momenti di aggregazione sociale e di intrattenimento volti a favorire il benessere della comunità LGBTI+. Prevenzione e contrasto alla violenza sono le priorità dagli albori. Un problema però c’è: la dominanza maschile. Infatti dalla collettività tende ad essere percepito come un centro per uomini omosessuali, ma non è così. Camilla vuole essere la svolta e dichiara che il Cassero deve essere 《espressione di tutte le diverse soggettività che lo compongono e che stanno emergendo nella nostra società》. Questo significa creare uno spazio che sia realmente dinamico ed inclusivo, nel quale ognuno possa trovare uno spazio per sentirsi riconosciuto.

Lunedì 02 maggio| RING AL FEMMINILE AL MADISON SQUARE GARDEN

Al Madison Square Garden è accaduto qualcosa di storico: dopo 140 anni di combattimenti maschili è arrivata anche l’ora per le donne. Katie Taylor VS Amanda Serrano, è stato il primo incontro femminile programmato. Questo è un momento che passa alla storia ed è stata Taylor a trionfare. 

Lunedì 02 maggio| PER OTTENERE IL SUCCESSO BISOGNA ESSERE FACILI COME LE DONNE: È COSÌ CHE GLI IMPRENDITORI PARLANO AI LORO DIPENDENTI 

Il top manager Mps capo commerciale della Banca senese Pasquale Marchese, durante una call formativa aziendale, ha riportato le parole di un venditore di successo:《faccio come le donne, provo con tutte, qualcuna ci sta》. Ha usato queste parole come esempio per sollecitare i suoi dipendenti nelle loro attività commerciali. I sindacati sono subito insorti. È chiaramente una dichiarazione sessista che mette in luce come la cultura odierna sia ancora impregnata di maschilismo, sessismo e stereotipi. Le parole usate da quel venditore riflettono l’immagine di una donna debole, che scende a compromessi e che si “vende” per arrivare ai suoi obiettivi. Nonostante le scuse tempestive del manager non bisogna lasciar passare episodi di questo genere e come afferma Barbara Orlandi del Coordinamento Donne Cgil Toscana: 

“Sono davvero troppi i casi imbarazzanti – aggiunge in una nota -, spesso lasciati cadere senza che nessuno si indigni a dovere, e forse è proprio giunto il momento di farli notare sempre e comunque. Si tratta di quel sessismo “benevolo” che assolve ogni offesa, ogni gesto irrispettoso e che contribuisce ad incrementare una cultura piena di stereotipi che inibisce la crescita della cultura del rispetto delle differenze di genere.”

Martedì 03 Maggio| LA VULVODINIA ESISTE

È stata presentata alla Camera la proposta di legge volta al riconoscimento della vulvodinia e della neuropatia del pupendo come patologie croniche ed invalidanti. Queste malattie entrerebbero così tra i Lea, ovvero i Livelli essenziali di assistenza che richiedono una copertura da parte dal Sistema Sanitario Nazionale. La prima a parlare è stata Giorgia Soleri che soffre da sempre di questa patologia ma la diagnosi è arrivata solo 8 anni fa, dopo continue delegittimazioni da parte delle istituzioni. È influencer e attivista e tramite i suoi canali social fa continua sensibilizzazione su questa tematica. Nel giugno 2021 ha dato vita al Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo. È fondamentale riconoscere la vulvodinia come patologia poiché dietro vi sono storie di donne la cui vita viene compromessa da un dolore reale e ingiustificabile. C’è grande sostegno da parte di gruppi parlamentari ma l’iter legislativo è ancora lungo; sarebbe un traguardo importante in quanto significherebbe che individuare centri pubblici per il trattamento adeguato del dolore pelvico e assicurare diagnosi certe. 

Martedì 3 maggio | LO SPORTELLO PER LE DONNE UCRAINE 

Ora le donne ucraine in gravidanza o puerperio sanno a chi rivolgersi. All’ospedale Sant’Anna di Torino è stato aperto uno sportello gratuito che offre aiuto a queste donne in difficoltà che, scappate dalla guerra, si trovano a dover affrontare da sole le difficoltà di una gravidanza. Tramite questo progetto, chiamato mAmA, viene svolta un’attività di promozione della salute e di promozione di psicopatologie in età evolutiva. Sarà presente anche un mediatore culturale di lingua ucraina per agevolare lo scambio tra operatori e donne ucraine.

Mercoledì 04 maggio| IL PD DIVENTERÀ UN PARTITO DI DONNE? 

Enrico Letta, Segretario del Partito Democratico, ha presentato le 9 candidate nei Comuni capoluoghi di provincia. Questa scelta d’individuare soprattutto donne rientra nel progetto più ampio di trasformare il Pd 《da partito maschilista a femminista》.

Venerdì 06 maggio| AMERICAN ACADEMY OF ARTS: BANDIERA ITALIANA AL FEMMINILE

Sono stati nominati i nuovi accademici dell’American Academy of Art and Science, uno dei centri più importanti al mondo per quanto concerne la ricerca e analisi nella scienza politica tecnologica, nella sicurezza globale, negli affari internazionali, politiche sociali, istruzione, arti, studi umanistici. Tra questi ci sono tre donne italiane: Cristina M. Albertini, nominata per le neuroscienze; Alessandra Lanzara, professoressa ordinaria di fisica all’Università di California; Emanuela Scribano, selezionata nella sezione Filosofia e studi religiosi all’Università Ca’Foscari di Venezia.

Sabato 07 maggio| DONNE AFGHANE DI NUOVO OBBLIGATE AD INDOSSARE IL BURQA

Domenica 08 maggio| GIORNATA MONDIALE CONTRO IL TUMORE ALL’OVAIO

Sono 8 su 10 le diagnosi di tumore all’ovaio in uno stato già avanzato e nel 20% dei casi il tumore è ereditario. Questo significa una sola cosa: prevenzione.”No woman left behind” (Nessuna donna sia lasciata indietro), dice così lo slogan della nuova campagna per sottolineare l’importanza di diffondere informazioni a riguardo e aumentare la consapevolezza tra le donne e i medici. 

Domenica 8 maggio| LA CADUTA DI ELISABETTA FRANCHI 

《Voglio solo over 40 perché possono lavorare 24h》ha esordito così Elisabetta Franchi nel corso di un’intervista con Il Foglio della Moda in un evento con Pwc. Ha poi aggiunto 《 Quando metti una donna in una carica importante, se è molto importante, poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni, perché quella posizione è scoperta. E un imprenditore investe energie, tempo e denaro. E se ti viene a mancare è un problema. E quindi anche io da imprenditore responsabile della mia azienda spesso ho puntato su uomini. 》 Sono sorte subito forti polemiche di fronte a queste parole vergognose e l’aurea attorno a Elisabetta si è improvvisamente oscurata. 

UNA BATTAGLIA VINTA: IL COGNOME È UNA QUESTIONE D’IDENTITÀ

Nel comunicato della Corte Costituzionale si legge: 《Nel solco del principio di eguaglianza e nell’interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale. Pertanto, la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dei medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due》.

Si parla quindi di scelta, di comune accordo e di eguaglianza sottolineando quindi che non vi sono validi motivi per cui un figlio debba necessariamente avere il nome del padre. Questo è solo un retaggio culturale arretrato. 

L’origine della vecchia normativa stava nell’espressione latina “Mater semper certa est, pater numquam” per cui se, al momento di una nascita, la madre è sempre certa, l’individuazione del padre non è così immediata. Tutti questi discorsi non sono per nulla in linea con i valori costituzionali moderni di uguaglianza tra uomini e donne. L’Italia si è per anni posta in una posizione di ritardo culturale per la quale la disuguaglianza tra uomo e donna, tra padre e madre fosse iscritta all’anagrafe, all’origine dell’identità individuale. Era arrivato il momento di dire basta e mettere un punto a questa consuetudine sessista.

Il fatto che i figli possano avere anche il cognome della madre significa in qualche modo attribuire effettiva dignità alle donne nel rapporto coniugale e familiare, riconoscendo l’unicità di filiazione dentro e fuori il matrimonio. Alessandra Maiorino, che è stata la prima correlatrice e prima firmataria della proposta cinquestelle, ritiene che in questo modo la madre attribuisce al figlio la propria identità e, così, i minori stessi hanno un’identità realmente completa. La normativa precedente poneva la donna-madre in una situazione d’inferiorità e subordinazione in quanto per l’utilizzo del doppio cognome per prima cosa vi doveva essere un accordo tra i genitori al momento della nascita, ed eventualmente, il cognome materno veniva posto rigorosamente dopo, proprio a sottolineare la predominanza maschile. In più l’uso esclusivo del cognome della madre era riservato al singolare caso in cui il concepimento fosse avvenuto al di fuori del matrimonio e non vi fosse stato il riconoscimento da parte del padre. Questa tradizione era obsoleta, discriminante e non faceva altro che accentuare le disuguaglianze di genere. Più volte è finita nel mirino di contestazioni proprio per il fatto che generava un forte squilibrio e disparità tra genitori. Tutto ruotava attorno ad una sorta di diritto di precedenza dell’uomo sulla donna. Ora invece è stato stabilito uno nuovo e giusto equilibrio che si fonda sul valore della parità di genere.

IL CASO ELISABETTA FRANCHI

Elisabetta Franchi, imprenditrice di successo, acclamata dalle ragazze e seguitissima sui social ha distrutto la sua immagine che, a questo punto, era costruite su molte bugie.

Voglio riportare alcune parole di Marta De Vivo, giovane blogger e content creator per alcuni quotidiani online e Scuola Zoo.《È proprio quello che non vorrò mai diventare nella mia vita》afferma Marta, e aggiunge che Elisabetta non sia per nulla l’immagine di imprenditrice determinata da prendere come esempio. Anzi. Lei prende una posizione ben precisa e si disconosce da un’immagine di donna che, arrivata al successo, ragiona accecata dal denaro e dalla convenienza.

Per quanto, poi, la Franchi abbia cercato di scusarsi e giustificarsi, il danno è fatto; le sue parole continueranno a fare eco nella mente di tutte noi donne. Abbiamo visto tutto ciò che non dovrebbe più accadere: una donna che ostacola altre donne e che frena ogni possibilità di avanzamento di carriera meritocratico.

Sei una giovane donna, hai progetti familiari e non puoi lavorare 24h e allora sei out. Questi sono discorsi medievali, carichi di stereotipi che trasudano solo discriminazione di genere. Un discorso in cui retorica del sacrificio e cultura patriarcale si mischiano, dando vita ad un tremendo teatrino.

Effettivamente mancano ancora strumenti adeguati di conciliazione famiglia e lavoro e la maternità continua ad essere il primo motivo di abbandono e ridimensionamento lavorativo. Nel 2020 più di 30mila donne con figli hanno dato le dimmissioni. Sono questi i dati emersi da un Rapporto di Save the Children.

Le parole usate da Elisabetta Franchi svelano l’arcano di tutto ciò e descrivono quelle che sono le reali dinamiche aziendali che vengono nascoste da false promesse.

Che senso ha parlare di equità di genere, di empowerment femminile e di meritocrazia se poi una stessa donna arriva a parlare in questi termini? Per favore lasciamo da parte moralismo e ipocrisia ed iniziamo ad agire coerentemente con ciò di cui tanto parliamo.

Aiutiamoci, sosteniamoci a vicenda. Creiamo veri legami di sorellanza, quella sorellanza che tanto sogniamo.

 


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *