Questo articolo fa parte di Pillole di psicologia positiva, una rubrica a cura di Costanza Gallina, Formatrice di Soft Skills e Coach del Potenziale, per diffondere idee e strategie per promuovere il benessere personale e la felicità.

 “Bisogna che ognuno di noi si assuma la responsabilità. Non possiamo cambiare le circostanze, le stagioni o come soffia il vento, ma possiamo cambiare noi stessi.

Jim Rohn

Siamo abituati a incolpare i colleghi se qualcosa non è andato a buon fine o l’obiettivo non è stato raggiunto. Ci lamentiamo con i nostri familiari se qualcosa che bisognava fare non è ancora stato fatto. Anche  con gli amici, a volte, adottiamo lo stesso comportamento.

Questa non è la strategia giusta: se ci fermiamo a riflettere, sappiamo benissimo che non è così che si comportano le persone responsabili.

Cosa vuol dire essere persone responsabili?

Assumersi le proprie responsabilità significa farsi carico dei propri comportamenti e in senso più ampio della propria esistenza.

Il primo passo da fare è quello di assumersi la responsabilità di capire dove si è agito al meglio delle proprie possibilità e dove invece si poteva adottare un comportamento differente e migliore.

Pensa a una partita di pallavolo, calcio oppure basket: non è sicuramente l’ultimo punto quello che decreta il vincitore, ma l’andamento della partita, tutti i punti precedenti a quello, le strategie che si sono messe in campo e l’alleanza positiva con il proprio team.

Allo stesso tempo, rimanendo nell’ambito dello sport, è sempre vero che nessun campione scarica sul resto della squadra la colpa della sua sconfitta.

Basta cercare colpevoli “fuori”: bisogna guardarsi dentro e crescere come persone. Perché in fondo, se non ci facciamo carico delle nostre azioni, chi lo farà?

Come diventare persone (più) responsabili?

La responsabilità viene definita come il rispetto dei propri obblighi e la capacità di prendere decisioni.

A livello personale, il fondamento del proprio benessere è assumersi la responsabilità delle proprie azioni e non disperdere energie lamentandosi o incolpando gli altri.

Ecco qualche esempio pratico da tenere a mente:

  1. Se ti trovi in una situazione scomoda, è tua responsabilità impegnarti per uscirne e allontanarti da ciò che non ti fa stare bene;
  2. Se incontri degli ostacoli, è inutile evitarli o nasconderli “sotto al tappeto”: agisci per trasformali in qualcosa di positivo.

Bisogna quindi essere responsabili e continuare ad allenarsi per esserlo sempre: ogni situazione è una condizione che ti spinge a metterti in gioco, a trasformarti per migliorarti.

Il senso di colpa, alla lunga, non funziona, mentre il senso di responsabilità sì.

L’esempio di Benjamin Franklin

Nel 1726, Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, aveva stilato un elenco di 13 virtù fondamentali. Alcune di queste possono esserti molto utili per applicare il concetto di responsabilità personale a qualsiasi momento della tua vita:

1) Silenzio: parla solo se hai qualcosa da dire, evita il pettegolezzo.
2) Ordine: ogni cosa ha il suo posto, il disordine crea confusione anche mentale.
3) Se hai un obiettivo, focalizzati su quello e investi le tue energie per
portarlo a termine.
4) Non perderti in sciocchezze, utilizza il tuo tempo al meglio.
5) Non fare torto alle altre persone.
6) Impara a gestire le tue emozioni, soprattutto la rabbia.
7) Sii umile.

Fai tesoro delle sue parole e ricorda: la responsabilità è un atto d’amore verso se stessi e verso gli altri.


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