Benvenuti e benvenute nella rubrica #MeetTheSpeaker, l’occasione giusta per conoscere meglio le professioniste parteciperanno a WomenXImpact il 18-19-20 Novembre 2021 al FICO Eataly Bologna e Online.

Da MTV a Discovery Inc, passando per DaWanda e RCS Media Group: la protagonista della rubrica #Meethespeaker di oggi è Ilaria Contrastini, una grande professionista del digitale con più di quindici anni di esperienza nel settore.

Il suo ultimo traguardo è il Discovery Creative Dreamers Award, ricevuto proprio a inizio maggio 2021.

Ciao Ilaria, benvenuta e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande!  Il tuo è un profilo internazionale: dopo una laurea in Lingue, durante la tua carriera hai lavorando per molte aziende straniere. Come nasce questa tua vocazione per l’estero e le lingue?

Ho una formazione da liceo linguistico e un’esperienza di vacanze studio, fatte senza famiglia, fin da molto giovane. La scelta dell’università è stata una naturale evoluzione su questo territorio: ero interessata alla comunicazione sociale e al giornalismo internazionale. La facoltà di Lingue all’Università Cattolica mi ha permesso di alimentare i miei interessi.

Professionalmente, invece, mi sono sempre trovata a mio agio nel gestire gruppi eterogenei e composti da persone di paesi diversi, sicuramente per la conoscenza delle lingue e poi anche per un naturale orientamento al raggiungimento di un obiettivo comune.

Lavorare per una start up in una città come Berlino, in età ormai matura, ha rinvigorito il piacere di confrontarmi con gruppi di professionalità, abilità, religioni diverse senza pregiudizi.

Il grande fil rouge della tua carriera è il digitale: in quale momento della tua vita hai capito che questa sarebbe stata la tua strada?

Mi sono laureata con una tesi in Psicologia Sociale sulla costruzione dell’identità attraverso i personaggi proposti dai media. Nel corso dei miei approfondimenti ai fini della tesi, nei primi anni 2000, ho incrociato studi molto precisi sui disagi infantili causati da interazioni virtuali deviate.

Ho pensato quindi che mi sarebbe piaciuto lavorare in questo settore per garantire, nel mio piccolo, un servizio sicuro e di valore per i ragazzi. È la ragione principale per cui sono entrata in MTV, iniziando il mio percorso nel mondo digitale. Da quel momento, dare ascolto agli utenti è sempre stata una mia prerogativa.

Tornare a dedicarmi a un pubblico teen e kids sarebbe meraviglioso, soprattutto in uno scenario di stimoli così variegati come quello attuale.

Quali sono le principali sfide che le professioniste si ritrovano ad affrontare nel tuo settore?

Principalmente l’aggiornamento veloce, costante e necessario su più fronti e mezzi, oltre a mantenere una spiccata prontezza al cambiamento in fasi diverse della vita.

Facciamo un piccolo viaggio nel tempo: cosa diresti alla te appena uscita dall’università?

Mi direi: “Brava, ce l’hai fatta!”

All’epoca ero impegnata a trovare un lavoro per comprarmi la prima casa, rincorrendo una sfida dietro l’altra. Devo dire che non sono cambiata poi molto!

Cosa ti ha spinto a partecipare a WomenXImpact?

Conosco la fondatrice da tempo: è sempre stata di grande supporto, disponibile a creare spazi per raccontarsi e di grande utilità per gli ascoltatori e le ascoltatrici.

Essendo tornata nel 2020 dalla maternità (di due gemelle!) direttamente in lockdown, ho pensato di voler essere ancora di maggiore aiuto e sostegno alle donne che ci ascolteranno. Spero di riuscire nel mio intento!

Ci daresti una piccola anticipazione del tuo speech?

Parlerò delle opportunità della realtà aumentata e delle relative aree di applicazione per migliorare la nostra vita, oggi. Mai come in questo momento storico abbiamo bisogno di “aumentare” il nostro mondo.

Tutte le interviste di questa rubrica sono di Roberta Cavaglià, contributor per Wired e Linkiesta  e fondatrice del progetto di divulgazione Flair.


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